Dio di tutte le virtù, che sollevando alla dignità di Sacramento il matrimonio, avete insegnato a tutti i coniugi ad amarsi vicendevolmente con una carità simile a quella che lega Voi alla Vostra Sposa la Santa Chiesa, quindi a non cessare giammai di procurarsi reciprocamente il vero bene; degnatevi di esaudire le preghiere che io Vi porgo per l’anima di quel (o di quella) consorte, che Voi medesimo mi avete dato a sollievo delle pene di questa misera vita, e che Voi stesso richiamaste al Vostro Seno, per insegnarmi a mettere in Voi solo la mia speranza e la mia contentezza.
Ricevete in sconto dei suoi debiti, contratti forse per causa mia, quel poco bene che faccio in suo suffragio e che intendo di unire ai meriti di tutti i Santi, a quelli di Maria Santissima, ma più di tutto ai meriti infiniti di Gesù Cristo, per liberarla al più presto possibile dalle fiamme ardenti del Purgatorio e farla volare al possesso dei gaudi eterni del Cielo.
Sì, accogliete tra le Vostre braccia quell’Anima benedetta; ed ascoltando la preghiera che essa vi fa in mio favore, fate che io viva così santamente da meritarmi di essere a lei riunito per tutta l’eternità nella Gloria.
Amabilissimo mio Signore Gesù Cristo, che della fraterna carità, di cui presentaste in Voi stesso il più perfetto modello, avete fatto il primo dovere ed il primo distintivo di tutti i Vostri discepoli, liberate dalle pene che soffrono, e chiamate al possesso della Vostra Gloria i nostri fratelli e le nostre sorelle. Voi, che Vi degnaste di diventare il nostro fratello maggiore prendendo la nostra stessa carne, ed elevandoci alla dignità di figli del Vostro Eterno Padre, non permettete che siano a lungo da Voi divisi questi minori fratelli, che con gemiti inenarrabili Vi domandano pietà. Con i meriti infiniti della Vostra Passione e della Vostra Morte avvalorate per tal modo le nostre preghiere, le nostre buone opere, i nostri patimenti, che servano a scontare tutti i debiti che hanno ancora con la Vostra Giustizia. Giunti poi che saranno al possesso del Paradiso, esaudite le preghiere che porgeranno per la nostra salute al trono della Vostra misericordia; affinchè possiamo godere perpetuamente della loro compagnia nella gloria, dopo avere emulata la loro rassegnazione e tutte le loro virtù in questa misera vita.Amen.
O Dio, che ci comandi di onorare il padre e la madre, apri le braccia della tua misericordia a mio padre (o mia madre) defunto(a): perdona i suoi peccati, e fa’ che un giorno possa rivederlo(a) con gioia nella luce della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Libera, Signore, l’anima del tuo servo, da tutti i pericoli dell’inferno, dai lacci di pena e da tutte le tribolazioni.
Libera, Signore, l’anima del tuo servo, così come liberasti Enoc ed Elia dalla comune morte del mondo.
Libera, Signore, l’anima del tuo servo come liberasti Noè dal diluvio.
Libera, Signore, l’anima del tuo servo come liberasti Abramo da Ur dei Caldei.
Libera, Signore, l’anima del tuo servo, come liberasti Giobbe dalle sue sofferenze.
Libera, Signore, l’anima del tuo servo, come liberasti Isacco dall’essere immolato dalla mano di suo padre Abramo.
Libera, Signore, l’anima del tuo servo, come liberasti Lot dai Sodomiti, e dalla fiamma del fuoco.
Libera, Signore, l’anima del tuo servo, come liberasti Mosè dalle mani di Faraone, re di Egitto.
Libera, Signore, l’anima del tuo servo, come liberasti Daniele dalla fossa dei leoni.
Libera, Signore, l’anima del tuo servo, come liberasti i tre fanciulli dalla fornace del fuoco ardente e dalle mani dell’iniquo re.
Libera, Signore, l’anima del tuo servo, come liberasti Susanna dalla falsa accusa.
Libera, Signore, l’anima del tuo servo, come liberasti David dalle mani del re Saul e dalle mani di Golia.
Libera, Signore, l’anima del tuo servo, come liberasti Pietro e Paolo dalle carceri.
E come liberasti la beatissima Tecla, Vergine e Martire tua, da tre atrocissimi tormenti, così degnati liberare l’anima di questo servo e farlo gioire con te dei beni celesti.
San Pio (padre Pio) recitava questa preghiera spesso, per la salvezza dell’anima e del corpo. La proponiamo qui di seguito.
Signore Gesù, credo che sei vivo e risorto. Credo che sei presente realmente nel Santissimo Sacramento dell’altare e in ciascuno di noi che crediamo in te.
Ti lodo e ti adoro. Ti rendo grazie, Signore, per essere venuto da me, come Pane vivo disceso dal cielo.
Tu sei la pienezza della vita, tu sei la risurrezione e la vita, tu Signore, sei la salute dei malati.
Oggi ti voglio presentare tutti i miei mali, perché tu sei uguale ieri, oggi e sempre e tu stesso mi raggiungi dove mi trovo. Tu sei l’eterno presente e mi conosci.
Ora, Signore, ti chiedo d’aver compassione di me. Visitami per il tuo vangelo, affinché tutti riconoscano che tu sei vivo, nella tua Chiesa, oggi; e che si rinnovi la mia fede e la mia anima.
Abbi compassione delle sofferenze del mio corpo, del mio cuore e della mia anima. Abbi compassione di me, Signore, benedicimi e fa che possa riacquistare la salute.
Che cresca la mia fede e che mi apra alle meraviglie del tuo amore, perché sia anche testimone della tua potenza e della tua compassione.
Te lo chiedo, Gesù, per il potere delle tue sante piaghe per la tua santa Croce e per il tuo Preziosissimo Sangue. Guariscimi, Signore!
Guariscimi nel corpo, guariscimi nel cuore, guariscimi nell’anima. Dammi la vita, la vita in abbondanza.
Te lo chiedo per l’intercessione di Maria Santissima, tua Madre, la vergine dei dolori, che era presente, in piedi, presso la tua croce; che fu la prima a contemplare le tue sante piaghe, e che ci hai dato per Madre.
Tu ci hai rivelato d’aver preso su di te i nostri dolori e per le tue sante piaghe siamo stati guariti. Oggi, Signore, ti presento con fede tutti i miei mali e ti chiedo di guarirmi completamente.
Ti chiedo, per la gloria del Padre del cielo, di guarire anche i mali della mia famiglia e i miei amici. Fa che crescano nella fede, nella speranza e che riacquistino la salute per la gloria del tuo nome.
Perché il tuo regno continui ad estendersi sempre più nei cuori attraverso i segni e i prodigi del tuo amore. Tutto questo, Gesù, te lo chiedo perché sei Gesù. Tu sei il Buon Pastore e noi siamo le pecorelle del tuo gregge.
Sono così sicuro del tuo amore, che prima ancora di conoscere il risultato della mia preghiera, ti dico con fede: grazie, Gesù, per tutto quello che farai per me e per ciascuno di loro.
Grazie per i malati che stai guarendo ora, grazie per quelli che stai visitando con la tua Misericordia.